L'ultimo avventuriero
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Oggi ricorre il decennale dalla dipartita di un uomo che negli anni '80 è stato per me sinonimo di avventura. Un conduttore televisivo ma soprattutto un esploratore, documentarista, navigatore e scrittore: un avventuriero. La storia di quest'uomo è stata costellata di imprese e conquiste, alcune gli portarono fama e notorietà, altre lo misero al centro del dibattito, ma lui non smise mai osare, scoprire e divulgare. Dalla traversata oceanica in solitaria a bordo della Surprise nel 1973 alla purtroppo fallita conquista del Polo Nord a piedi nel 1983 insieme al suo fidato Siberian Husky di nome Armaduk, quest'uomo ha colmato le pagine della fantasia dei ragazzi che tra gli anni '70 e '80 ancora sognavano l'avventura.
Nel 1992 viene coinvolto in uno spaventoso incidente in Turkmenistan durante il raid Pechino - Parigi da cui esce quasi completamente paralizzato. A ciò fa seguito il 25 febbraio 1993 la scomparsa del suo fidato cane Armaduk. La sua voglia di avventura però è più grande, continua a rimanere attivo sulla scena, senza mai arrendersi e sempre sognando di potersi un giorno rialzare e ricominciare a camminare con le proprie gambe. Il 24 agosto 2005 muore per un infarto cardiaco e con lui se ne va l'ultimo avventuriero della mia infanzia.
Sweet home Chicago
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Venti anni fa, il 24 agosto del 1995, il mondo dell'informatica di consumo cambiava radicalmente con l'avvento di Windows 95, nome in codice Chicago. Finalmente i desktop si rivestivano di un look and feel innovativo, intuitivo e avanzato, perfino la televisione era inondata da una martellante campagna pubblicitaria sulle note di Start me up dei Rolling Stones. Il prezzo più competitivo e la maggior semplicità rispetto ai sistemi operativi a riga di comando tipo MSDOS ne fecero il trampolino di lancio per Microsoft per la conquista del mercato desktop.
Windows 95 ottenne grande successo tra gli utenti domestici perché si poneva come un sistema operativo a tutti gli effetti, e non come un'interfaccia grafica per MSDOS, com'era appunto il suo predecessore Windows 3.1x. Inoltre, incorporava in sé molte funzionalità che lo orientavano alla multimedialità e all'uso in rete. Windows 3.1 infatti non implementava lo stack TCP/IP, in altre parole non poteva colloquiare con altre macchine su reti TCP/IP in modo nativo. Windows 3.11 in un certo senso fece da apertura verso la rete, ma l'interfaccia nativa era NetBEUI. Per accedere alle reti IP occorreva installare un componente aggiuntivo chiamato Trumpet WinSock. Questo perché fondamentalmente Microsoft, almento fino al 1995, non aveva mai creduto veramente nella potenziale diffusione di Internet e delle reti basate su protocolli non proprietari.
Librigame: La saga di Lupo Solitario
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Quello di Lupo Solitario è un fenomeno che trae le sue origini dagli anni '80, e precisamente dal 1984, quando in America esce il primo di una fortunata serie di ventotto libri aventi come protagonista Landar, l'eroico guerriero dell'Ordine dei Cavalieri Ramas. La saga è scritta da Joe Dever, scrittore inglese e appassionato di giochi di ruolo. Landar è inizialmente un accolito del Monastero Ramas, presso il quale completa la sua formazione per entrare nell'ordine. Durante il suo periodo di studi viene chiamato Lupo Silenzioso per via del suo carattere schivo e riservato. Il nome muta in Lupo Solitario quando Landar rimane l'unico superstite del suo ordine, distrutto in seguito all'incursione dell'orda del mago Vonatar, votatosi al malvagio dio Naar. Landar diventa inoltre l'unico depositario di una sapienza millenaria e di un'arte di combattimento il cui accesso è riservato a pochi adepti, e impiega questi suoi talenti per combattere le stesse forze del male che hanno distrutto il suo ordine.
Da quel giorno inizia le sue avventure percorrendo le strade del Magnamund, il mondo immaginario di cui fa parte il regno di Sommerlund, la sua terra natia, passando da un'impresa all'altra e accrescendo di volta in volta il proprio potere.
A trent'anni esatti dalla sua prima pubblicazione in Italia, il nome di Lupo Solitario risveglia ancora la nostalgia per una forma letteraria che ha ormai fatto il suo tempo. In un periodo in cui non esistevano cellulari, Internet e multimedialità, bastavano un testo ben scritto, illustrazioni accattivanti e un po' di sana immaginazione per trasportare il lettore in un mondo fantastico.
Commodore lives!
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Gli anni '80 furono un periodo davvero prolifico e ricco di novità nel settore dell'informatica. In quegli anni bastava veramente trovarsi nel posto giusto e con in testa l'idea giusta per dare vita ai propri sogni e alle proprie ambizioni. In un mercato in continua crescita che spingeva l'innovazione e la ricerca e la concorrenza tra i produttori di informatica di consumo, era abbastanza facile imbattersi in finanziatori pronti a scommettere su nuovi talenti e vedersi aprire davanti nuove porte. Tante porte si sono aperte, molte altre si sono chiuse. Una di queste ha visto passare Commodore nel 1985, quando il 23 luglio lanciava il suo primo modello di Amiga 1000, nome in codice Lorraine.
Amiga 1000 è stata la prima piattaforma multimediale destinata ad uso domestico che già in quegli anni incorporava tutte le caratteristiche di un moderno PC. Dotato di un vasto parco di software e capacità multimediali avanzate, strizzava l'occhio sia al settore business che a quello casalingo, più orientato ai videogiochi, rimanendo comunque in una fascia di costo contenuta di 1295 dollari.
Windows XP: sopravvissuti e sopravviventi
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All'alba del rilascio del nuovo sistema operativo di casa Microsoft, Windows 10, le statistiche sugli incalliti utenti dei sistemi operativi obsoleti pullulano sul web. Il 29 luglio vedrà infatti la luce il nuovo sistema operativo che si prefigge come scopo il ricongiungimento dell'utenza server e client, un solo sistema operativo per ogni necessità. I cadaveri che però la Microsoft si porta dietro sono ancora molti.
Sebbene non esistano dati precisi, le stime parlano di un bacino di utenza inferiore al 10% del mercato americano che ancora usa Windows XP. Sebbene il supporto sia terminato l'8 aprile 2014, sembrebebbe che ancora ci sia chi rimane affezionato al vecchio sistema operativo, il cui rilascio risale al 25 ottobre 2001.
Secondo infatti al Digital Analytics Program, un programma governativo americano che monitora circa 3800 siti web in modo simile a Google Analytics, Windows XP detiene ancora il 4,5% del mercato desktop. Duro a morire. Windows Vista si accontenta di un misero 2,7%, pur tenendo conto che anche la sua fine del supporto di avvicina (11 aprile 2017).
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