Nostalgia anni '80Parlare oggi degli anni '80 va di moda, ma averli vissuti non ha prezzo. Sono stati anni di grandi contraddizioni, un tempo in cui tante cose che oggi diamo per scontate non esistevano. Bastava fare una telefonata per scontrarsi con dinosauri come lo scatto alla risposta, la teleselezione, le cabine telefoniche a gettoni, il prefisso per le chiamate extra urbane e il duplex.

Erano anni di benessere e di un certo boom economico, seppure sostenuto in modo un po' artificioso. Per un bambino però era tutto magico. La TV commerciale spiegava le proprie ali, e con essa la campagne pubblicitarie di massa indirizzata all'infanzia. Tutto sembrava possibile e realizzato per soddisfare un bisogno che non sapevi di avere. Spenta la TV però la vita un estratto de "I ragazzi della Via Paal".

L'estate del '69 era lontana, si guardava al futuro con una certa fiducia per un progresso che avrebbe annnientato le nostre paure e realizzato i nostri sogni.

L'acqua watch del Mulino Bianco

Acqua Watch (Mulino Bianco, 1989)Come non ricordarsi dell'oggetto più kitsch degli ani '80. L'orologio nero con display ai cristalli liquidi verdi che si caricava mediante immersione in acqua. Aveva un piccolo serbatoio nella parte superiore con un minuscolo foro che permetteva l'ingresso all'acqua, rigorosamente dolce, niente acqua di mare perché il sale avrebbe corroso i circuiti interni.

Il funzionamento era reso possibile da una reazione elettrochimica che avveniva all'interno della cassa dell'orologio. In pratica due piccoli elettrodi entravano in contatto per mezzo dell'acqua, che funzionava da conduttore di ioni. Il problema era che col tempo i due elettrodi si consumavano riducendo così la capacità di funzionamento dell'orologio. L'acqua che entrava nel serbatoio andava a rimpiazzare quella vecchia, ormai satura e non più utilizzabile.

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Sogni d'amore

Sogni d'amoreAlias la Telenovela Piemontese, è una soap opera dalle tinte pseudo-sentimentali, a tratti volutamente indecente, trasmessa verso la fine degli anni '80 su una rete privata piemontese, Rete 3 Manila (TF9). Questo è veramente un pezzo per amanti del genere trash, caratterizzato da una recitazione penosa e situazioni che spaziano dal grottesco al ridicolo. Deve il suo successo dalla satira che ne fece in quegli anni la trasmissione di Italia 1 Mai dire TV, condotta dalla Gialappa's Band. Nonostante lo scarso successo, è ancora possibile reperire alcuni spezzoni proposti dalla Gialappas Band. Le bobine originali sono andate purtroppo perdute nel 1989 durante l'ultimo trasloco dell'emittente piemontese... Facciamo un minuto di silenzio, per favore.

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