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Il maestro Ryukerin e il bias di conferma
La storia di questo fallimento può far sorridere ma la sua ragione ha radici molto profonde nello strato più fallace della nostra psiche. Il maestro giapponese Yanagi Ryukerin ha indubbiamente un gran carisma ed afferma di essere un profondo conoscitore del Ki, un concetto che può essere tradotto in modo molto riduttivo con la parola Spirito. Il Ki è l'energia vitale che risiede all'interno dell'organismo umano ed è la base di molte filosofie orientali. Il Ki armonizza l'universo ed entrando in contatto con esso lo studente può trarne grandi benefici in diverse discipline. Nelle arti marziali giapponesi l'armonizzazione del proprio Ki con quello dell'avversario permette di sfruttare l'energia vitale di un attacco per la propria difesa, ritorcendo di fatto l'attacco contro l'attaccante in una sorta di perequazione mistica.
Di tutte le arti marziali l'Aikido è quella che meglio concretizza il concetto di armonizzazione del Ki e lo impiega nella costruzione di tecniche di difesa molto sofisticate. In realtà il concetto del Ki è di gran lunga più complesso, al punto da diventare cardine di una profonda cultura filosofica. Nel Giappone dei samurai il concetto del Ki era fondamentale e regolava la gerarchia nei dojo. Colui che meglio riusciva a sfruttare questa tecnica era ritenuto superiore non solo tecnicamente ma anche fisicamente.
Questo purtroppo non vale sulla strada, dove la lotta non è disciplinata in alcun modo e l'antico codice del Bushido sta alle arti marziali come i cavoli a merenda.
Il maestro Ryuken ne ha fatto le spese personalmente. Egli affermava di essere un Maestro Kiai, ovvero un maestro in grado di convogliare la propria energia vitale proveniente dal Ki in un attacco invisibile. Un Maestro Kiai è in grado di atterrare un avversario con il semplice gesto di una mano e senza nemmeno toccare l'avversario. Su Internet si trovano molti filmati in cui il maestro dimostra la sua abilità nel dojo lottando da solo contro un esercito di suoi allievi, i quali non riescono neppure ad avvicinarsi al maestro.
Ryukerin non è l'unico. Esistono altri Maestri Kiai al mondo ma nessuno si è mai reso disponibile a dimostrazioni in pubblico, eccezion fatta per il maestro Ryukerin. Egli lanciò la sfida anche al mondo delle Arti Marziali Miste e si offrì di dare una dimostrazione incontrando in territorio neutrale un altro maestro. Inoltre, in caso di sua sconfitta, l'avversario avrebbe ricevuto un premio di 5,000 dollari. Finalmente la sfida fu colta. Dopo aver espletato le ultime formalità, in cui l'avversario di impegnava formalmente a rinunciare alla somma in caso di sconfitta, l'incontro ebbe inizio di fronte alle telecamere.
https://www.youtube.com/watch?v=gEDaCIDvj6I
E' interessante notare che in un primo istante di incertezza l'opponente sembra quasi pensare: "Oh mamma! E se fosse tutto vero? Meglio giocare cauto...". Dopo aver sferrato il primo attacco però il Maestro Kiai vola al tappeto, ma si rialza col naso rotto solo per poi cadere di nuovo e non rialzarsi più. Ecco un filmato dello scontro preso da una diversa angolatura.
https://www.youtube.com/watch?v=7jf3Gc2a0_8
Sarebbe lecito aspettarsi che alla fine della prova gli studenti se ne siano andati via delusi, invece non è andata così. Sono rimasti fedeli al loro maestro e hanno cercato di spiegare il fatto con una defiance di salute di Ryukerin, per la quale il maestro non sarebbe riuscito ad usare a pieno i propri poteri. Di fronte ad un'evidenza contraria ad un proprio credo molto radicato, il cervello ha reagito creando un alibi per sconfessare la nuova evidenza e risolvere l'assurdo. Questo meccanismo si chiama bias di conferma e subentra ogni volta in cui vediamo vacillare le nostre certezze più radicate.
In logica matematica si chiama Dimostrazione per Refutazione o ragionamento per assurdo. Per dimostrare che una proposizione è vera a volte è più facile partire dalla proposizione contraria e dimostrare che mediante procedimenti di deduzione logica corretti si può arrivare ad un paradosso. La proposizione è "Se il Maestro Kiai usa il suo potere allora nessuno può sconfiggerlo". Il maestro che viene sconfitto è il paradosso, quindi se il maestro perde vuol dire che non ha potuto usare il proprio potere, e la spiegazione più ragionevole è la defiance di salute. In realtà si tratta di un ragionamento fallace poiché parte da un asserto che gli studenti hanno deciso essere vero in assoluto senza doverlo dimostrarlo. Questo asserto fa parte delle loro credenze più preziose e per nulla al mondo lo rinnegheranno.
La questione del Ki però è molto più seria. Probabilmente il vero errore del maestro è stato quello di spettacolarizzare il fenomeno. O forse il maestro non padroneggiava veramente il Ki come sosteneva di poter fare e sui suoi adepti operava una sorta di plagio mentale. Tuttavia il maestro vantava ben 200 incontri senza sconfitte ed è arrivato a mettere alla berlina la propria reputazione, la propria credibilità ed il proprio portafoglio pur di dare finalmente una dimostrazione delle sue abilità. Doveva quindi essere in buona fede.
Il giovane karateka ed esperto di MMA di cui non si sa il nome è stato l'unico a cogliere l'opportunità, forse per curiosità o per incredulità. Gli altri maestri Kiai invece non si sono pronunciati.