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Fallimenti epici, errori madornali e grossolane sviste
Cinque computer al mondo
Il signore qui a sinistra è Thomas John Watson, Chief Executive Officer della IBM dal 1924 al 1956. A lui è attribuita, seppur erroneamente, una delle più celebri pevisioni fallimentari della storia dell'informatica: "I think there is a world market for maybe five computers" (penso si sia un mercato mondiale per forse cinque computer).
Il 1 maggio 1914 entrò a far parte della Computing Tabulating Recording Corporation (CTR), che nel 1924 rinominò in International Business Machines. Watson fu il principale artefice della fortuna dell'azienda di Armonk.
Una lancia va tuttavia spezzata in suo favore. Innanzi tutto la frase gli è stata erroneamente attribuita. In secondo luogo erano anni in cui i calcolatori elettronici erano davvero pochi, enormi e scarsamente efficienti. Ce ne saranno stati una manciata in tutto il mondo in dotazione ai centri di supercalcolo delle università e degli eserciti, e probabilemente nemmeno tutte le super potenze potevano fare affidamento su di essi.
Negli anni della Grande Guerra la IBM forniva principalmente le amministrazioni di ETM (Electric Tabulating Machine), cioè macchinari da calcolo che acquisivano dati da schede perforate restituendo i risultati in forma aggregata, molto utili nel ramo contabilità.
Blue Screen of Death
Uno dei più celebri epic fails che la storia dell'informatica moderna ricorda va sicuramente attribuito a Mamma Microsoft. Correva l'anno 1998, il giorno 20 aprile al COMDEX (Computer Dealers' Exhibition) di Las Vegas nello stato del Nevada Chris Capossela, oggi capo del dipartimento Marketing di Microsoft, stava mostrando ad una platea impaziente le nuove funzionalità Plug & Play di Windows 98 in presenza dello stesso Bill Gates. Nel momento in cui venne collegato uno scanner la postazione andò in crash mostrando il cosiddetto Blue Screen of Death, la celebre schermata blu che ha diffuso nel mondo la fama di sistema instabile che ha caratterizzato Windows 95.
In uno scroscio di applausi, Bill Gates commentò brevemente con la frase: "That must be... er... that must be why we're not shipping Windows 98 yet!" (Questo deve essere... ehm... questo deve essere il motivo per cui non distribuiamo ancora Windows 98!). Al di là della sua brutta fama, Windows 95 resta una pietra miliare nel mondo dell'informatica moderna, il primo tebtativo di creare un sistema operativo moderno ed accessibile al grande pubblico.
Pecorino o Doggy Style?
E' stato un po' per caso che questa mattina aprendo la posta mi è saltato all'occhio un messaggio di un amico aspista che segnalava un insolito bando di concorso per ricercatori in Scienze agrarie e veterinaria. Il titolo del progetto in italiano era Dalla pecora al pecorino, tracciabilità e rintracciabilità di filiera nel settore lattiero caseario italiano. E fin qui niente di male, dato che spesso si parla di tracciabilità dei prodotti D.O.C. Visto che uno paga per avere la qualità, mi sembra il minimo che si cerchi di garantirla. Poi mi cade l'occhio sulla traduzione che qualcuno deve aver inserito distrattamente o meccanicamente... From sheep to Doggy Style, traceability of milk chain in Tuscany.
Non ho mai creduto nella traduzione dei nomi propri, tant'è vero che non avrei tradotto percorino in nessun altro modo se non pecorino, all'estero sanno che cos'è. La fretta purtroppo è stata cattiva consigliera all'Università di Firenze, dove pecorino è stato tradotto come Doggy Style, l'equivalente inglese di quella che in italia definiremmo come una posizione animalesca che i cani assumono durante l'amplesso...
Nel giro di poche ore la notizia ha fatto il giro del web, in meno di due ore ne parlavano anche i giornali. Persino Science, la nota rivista scientifica, una delle più influenti a livello mondiale, ha riportato il fatto. Al ministero si sono scusati, hanno copia-incollato senza controllare il testo. In breve tempo l'annuncio del bando era stato corretto.
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