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Lettera aperta dell'ASPO Italia alle amministrazioni pubbliche?
Accidenti, questa volta i ragazzi di ASPO fanno sul serio! Una lettera aperta alle amministrazioni pubbliche? Adesso non hanno proprio più scuse, se ancora una volta non faranno nulla possiamo tranquillamente prepararci ad un collasso della civiltà. Sebbene un tale collasso possa in un certo senso sovvertire un ordine malato che è andato costituendosi nel tempo. C'è da credere che la caduta di certi poteri che traggono linfa dal sistema in atto lascerà il posto per un nuovo ordine, più equo e sostenibile... Oppure al caos.
Un punto resta fermo. Una progressiva contrazione di beni e servizi stroncherà sul nascere una ripresa economica da anni agognata, dandole il fatidico bacio della morte e precipitando la situazione socio economica indietro di cento anni. Chi ha poco nella vita non sentirà troppo il colpo, ma chi ha tanto e di colpo si troverà con niente tra le mani allora piangerà. L'ultima cosa a cui pensiamo però è il lavoro. Quanti di noi sono pronti a perderlo? Che effetto avrà un incremento della povertà sulla già disastrata situazione odierna? Fino a che punto i conflitti sociali si amplificheranno tra chi ancora potrà beneficiare di ciò che resta degli agi di una civiltà che scompare e chi ne sarà tagliato fuori?