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Tributo a Wes Craven

Wes Craven (2 agosto 1939 - 30 agosto 2015)Oggi il mio ricordo va ad uno dei registi che maggiormente hanno contribuito ad alimentare il mio immaginario di adolescenze: il maestro Wes Craven. Il 30 agosto del 2015, un tumore al cervello se l'è portato via e con lui i numerosi progetti che ancora ribollivano nella sua immaginazione. La dipartita di Wes Craven è stata un duro colpo per l'industria del cinema horror, ormai dominata da splatteroni infarciti di elementi di survival horror e bambini spiritati, che nel complesso esibiscono poco stile e molta ripetitività.

Fare paura è un'arte e Wes la sapeva padroneggiare molto bene. Non basta inserire figure che escono improvvisamente dal buio, di solito all'unisono con un effetto sonoro da pelledoca, braccia che spuntano da sotto il letto proprio mentre il protagonista alza lentamente la coperta per controllare, o scene di alta macelleria per impresionare il pubblico. Tutto ciò può funzionare per poco tempo, ma ormai il pubblico si aspetta di tutto e questi trucchi rischiano di cadere nella ripetitività. I personaggi di Wes invece spaventavano proprio per quello che non succedeva intorno a loro.

Quando Freddy Krueger inseguiva Tina nella vecchia fornace non diceva una parola. Il mostro inseguiva la vittima, noi vedevamo chiaramente ogni suo spostamento, lo seguivamo nel suo pedinamento della preda ignara, e intanto l'ansia che ci faceva dire "Tina, girati ora!" cresceva. Indubbiamente Freddy Krueger è stato il suo personaggio più popolare e forse anche tra i meglio riusciti, al punto da diventare un elemento fondamentale nella cultura pop, tuttavia uno dei suoi lavori che trovo più inquietanti è un film del 1988, Il Serpente e l'Arcobaleno. La vicenda si snoda nel mondo della magia nera Haitiana, il voodoo, e propone una vera carrellata di scene e situazioni angoscianti. Consigliato ad un pubblico forte di stomaco.