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Pensieri e divagazioni su argomenti vari
Muta la savana nell'oscurità
L'Africa ci ha fatto sognare ed innamorare, ci ha commossi con un tramonto nella savana. Ci ha sconvolti con i fondamentali della lotta per la sopravvivenza messi in pratica nel mondo animale ed ha risvegliato il nostro altruismo mostrandoci i suoi figli morire di fame. Il problema dell'Africa è uno dei più grandi della storia umana ed è ben lungi dall'essere risolto. Da quando il Nord del Mondo ha deciso di perseguire il proprio sogno egemonico ha sempre avuto bisogno di una terra di conquista e l'Africa aveva tutti i requisiti.
Terreni sconfinati, abbondanza di risorse ma soprattutto mancava un potere forte e riconosciuto globalmente. Mentre per i primi coloni era relativamente semplice sbarcare in Africa con una nave galera, scaricare mercanzia ed imbarcare tesori e schiavi, oggi non si può più fare, altrimenti si passa per schiavisti e sciacalli. Lo stratagemma del debito, i cui fondamentali sono stati ampiamente esplorati nel mondo sviluppato, è la nuova leva che controlla il continente africano ormai dal secolo scorso.
Aggiungi un posto a tavola
Il 31 ottobre 2011 ci saranno parecchi amici in più. La Terra arriverà ad ospitare la bellezza di 7 miliardi di persone e questo numero è in contiuo aumento, spinto sempre più in alto dai paesi più poveri. Circa un miliardo di persone in più ogni didici anni ci porteranno a superare la soglia degli 8 miliardi di individui prima della fine del 2023, fino a sforare la fatidica soglia dei 9 nel 2028. Ma quante persone può ospitare la Terra?
E' una domanda cui è difficile dare una risposta perché diversi studi sono arrivati ai risultati più disparati. A parità di numeri non è chiaro infatti di quale tenore di vita e livello di benessere le persone possano beneficiare. Oggi al mondo si produce cibo per sfamare 12 miliardi di persone eppure quasi un miliardo di individui è denutrito mentre un miliardo e mezzo sono sovrappeso. Ogni 3 secondi circa una persona muore di fame mentre 15.000 dollari vengono spesi solo negli Stati Uniti per curare malattie causate dall'obesità. Queste ed altre statistiche sono ben note ed accessibili online.
2011: le crociate
Nel dicembre 1095 una grande folla si riunì attorno alla cattedra di Papa Urbano II. La folla era così numerosa che la cattedrale di Clermont non poteva contenerla, così lo scranno fu portato fuori nella piazza antistante. Da lì, Papa Urbano II (al secolo Ottone di Lagery) lanciò il proclama per la liberazione della Terra Santa dall'usurpatore infedele. Iniziava così nel 1096 la prima crociata. Sebbene le motivazioni ideologiche furono la formale legittimazione alla guerra, queste non furono le vere ragioni del conflitto, che mirava invece a riaprire le vie di cominucazione e commerciali verso l'oriente.
Dalla caduta dell'impero romano infatti, l'Europa si trovava allo sbando. Venendo a mancare la Pax Romana finì un'era di stabilità economica, commerciale e di crescita culturale. In assenza di controlli le strade erano diventate terreno di caccia per banditi e predoni, gli scambi commerciali subirono un drastico freno e l'economia europea regredì ad uno stato pre romano. Parallelamente, l'Islam si espandeva a macchia d'olio sia dal punto di vista militare che culturale, andando a riempire quel vuoto che la caduta dell'impero romano d'occidente aveva lasciato. Il mediterraneo era diventato terreno di conquista per i musulmani che assunsero il monopolio delle rotte commerciali. Erano tempi in cui l'occidente era vessato da questo giogo e le crociate furono la scintilla che trasformò un sentimento di odio verso l'oppressore in un movimento di rivincita e riconquista della supremazia.
Hnefatafl - un antico gioco vichingo
Si pronuncia Ne-fa-tafl e si tratta di un predecessore degli scacchi di origine presumibilmente vichinga, un gioco strategico militare giocato in Scandinavia già nel 400 dC, in cui viene simulato un assedio. La partita si svolgeva tra due giocatori con ruoli asimmetrici, l'assediato e l'assediante, con diversi scopi e disposizione delle pedine sullo scacchiere. Il campo di battaglia era solitamente marcato da una griglia di 121 quadretti, 11x11, tracciata su una tavola di legno su cui sono posate 37 pedine, 13 bianche per l'assediato e 24 nere per l'assediante. Ne sono esistite varianti con tavole 7x7, 13x13 o 19x19 caselle, a seconda delle regioni in cui il gioco si è diffuso.
L'assediato potrà contare su 12 difensori ed un re, che dovrà cercare di mettere in salvo portandolo in un angolo qualsiasi dello scacchiere, mentre i 24 soldati neri circondano l'assediato e devono cercare di uccidere il re. Le pedine possono muoversi nelle quattro direzioni principali di un numero di caselle arbitrario, come la torre negli scacchi, e per poter mangiare una pedina avversaria occorre circondarla su due lati con due pedine.
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