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Colosseum - Un programma quasi per gioco
Prima dell'avvento della TV commerciale, mamma Rai era l'unica emittente che proponeva programmi contenitore e di intrattenimento serale. La scelta era limitata, i programmi pochi e gli orari adattati ad una fascia di consumatori serali che ben rappresentava la società media italiana degli anni '80.
Colosseum era un rotocalco televisivo che andava in onda su Rai 1 alle 20:30 del venerdì sera durante il periodo estivo. Ogni puntata durava 50 minuti e proponeva una serie di servizi girati da varie troupe dal mondo in cui si documentavano stranezze, fenomeni, cerimonie ed attività bizzarre che impegnavano il genere umano oltre i sacri confini.
Nato da un'idea di Brando Giordani ed Emilio Ravel, andò in onda dal 1983 al 1991 in modo discontinuo. Dal 1990 la trasmissione fu spostata in seconda serata (alle 22:15) della domenica in seguito al calo degli ascolti. Fino alla fine degli anni '80 però dominava gli ascolti del venerdì sera, con oltre 4 milioni di telespettatori, il 55% di share dei canali Rai. La formula del suo successo era semplice: informare divertendo. Con un linguaggio semplice, ironico ed informale, tempi televisivi veloci, solo una voce fuori campo che commentava i filmati, Colosseum si poneva in netta antitesi con la televisione tradizionale, fatta di presentatori, pubblicità e dialoghi lenti.
Alcuni servizi erano realizzati direttamente dalla Rai, altri erano importati dall'estero e doppiati all'occorrenza. Ciò contribuiva ad abbattere i costi della trasmissione.
Colosseum proponeva una formula tutta estiva che è stata poi ripresa in seguito da altri programmi come Paperissima e simili rotocalchi estivi. Celebri erano le colonne sonore delle sigle di apertura (The March of 1941 di John Williams) e di chiusura (Ruff Mix del Wonderdog).
Eccone un assaggio:
https://www.youtube.com/watch?v=F_l48BsM1LM