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Il mago gabriel

Mago GabrielPseudonimo del mago siciliano Salvatore Gulisano. Parliamo di un vero colosso del trash anni '80. Trasferitosi a Torino, lavorò per una emittente locale, Rete 3 Manila/TF9, dove andava in onda il suo programma: Gabriel e le mira-bolanti meraviglie. In questo programma proponeva una carrellata di cialtronerie ed esperimenti di dubbio valore esoterico, condite con un italiano di stampo molto rustico.

Tra i suoi esperimenti, che proponeva in diretta televisiva, ricordiamo le consulenze astrologiche, le telefonate a personaggi famosi (Sandra Milo, Andrea Roncato ed Emiliano Mondonico) nonché le sue peregrinazoni alla ricerca dei luoghi magici di Torino e dintorni, la caccia agli gnomini, le uova di upupa, ipnosi, lettura del pensiero e per giunta performance canore.

Vero e proprio trampolino di lancio per il Mago fu la trasmissione Mai Dire TV, condotta dalla Gialappa's Band ed in onda su Italia 1 alle 20:30 dal 1991 al 1993. Il taglio ironico e canzonatorio della trasmissione poneva il soggetto in una prospettiva ridicola, al punto da attirare l'ira dello stesso Mago Gabriel, che arrivò a maledire il trio dei conduttori: di seguito il testo integrale e non censurato della maledizione.

Tràmmite un richiamo spirituale ho intagàto un po', giustamente con gli ashtri superiori, al di là del mondo, dove vengo a sapere che in una trasmissione su Italia Uno, ovviamente, che va in onda tutte le, tutti i sabati alle ore venti, che sarebbe a dire Mai Dire TV, si stanno un po' approfittando di parlare un tantino in un po' pesante ovviamente del Mago Gabriel. Io, in questa sera piena di shtelle suplìme, voglio complessivamente far tacere l'antamento di parlar male a questi piccoli, piccoli personaggi, che per me sono piccolissimi personaggi: i Giappas Bèns. Se n'hanno un tantino un po' approfittato un po', però vi garentisco che da stasera in avanti con quest'inflùso e questo flùito, ovviamente non... non troppo superiore, perché tanto, come ho potuto vedere, sono un tantino un po' piccoli come personaggi; quindi le volevo un po' completamente farle tacere di potere parlare tutt'altro che male dei maghi. Mi sembra che questa parola mago dà un po' fastidio un po' a tutti e specialmente a, a loro due; e credete, che Italia Uno non va soltanto in onta a Milano, ma bensì si vede in tutta Europa. E allora io a questi piccoli, ma piccoli uomini, gli Agiàpas Bèns ... è il momento che la finiscono ... che fanno qualcos'altro ... è questo ch'io voglio ... questo ch'io voglio, questo! Io voglio questo! Che questa piccola maledizione a questi piccoli uòmeni, Egiàppas Bèns...

L'uso virtuoso degli avverbi

Prerogativa del Mago Gabriel era un linguaggio fortemente colorito, ingarbugliato ed arricchito da un lessico arcaico, ed un vero e proprio abuso delle forme avverbiali. Un celebre esempio:

Voglio dire che tutto quello che c'è il rimedio, e bisogna vedere a sua volta tutto quello che c'è di bisogno, che quello che c'è di bisogno c'è veramente proprio tutto quello che naturalmente c'è di rimedio

Questa frase venne pronunciata dal Mago durante una sua comparsa televisiva in una puntata della Telenovela Piemontese "Sogni d'Amore". Ugualmente notevole è la risposta che il giovane Mario dà al Mago, esternando la propria difficoltà a comprendere le sue parole. E come dargli torto...

https://www.youtube.com/watch?v=EHXSIVqS4xI