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Nerd: artefatto degli anni '80

Bill GatesIl processo che ha portato alla comparsa della figura del nerd e della sottocultura ad essa associata è molto lungo e controverso, tuttavia le prime tracce di questi personaggi intesi come oggi li immaginiamo risalgono agli anni '80 in America. Sebbene il termine abbia una certa connotazione negativa, c'è una tendenza ad usarlo in modo quasi elitario, quasi a voler esprimere un certo orgoglio e la consapevolezza di essere migliori perché diversi dalla massa. In effetti sono proprio i ragazzi con gli occhiali che hanno creato Linux, la cultura hacker (quella autentica, da distinguere bene dalla pirateria informatica), Internet e molto del software che oggi diamo per scontato di poter usare.

Lo stesso William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates, denota una forte componente nerd nel suo passato, ma nonostante ciò viene visto come un vincente, perché ha creato la Microsoft ed ora è tra gli uomini più ricchi del pianeta.

 

Purtroppo per tutti gli altri meno celebri, quando la gente pensa al nerd sono due le parole che vengono in mente per prime: sfigato e informatica. Il fatto che la figura del nerd venga relegata in un contesto tecnico scientifico è piuttosto limitativo. Il contesto scientifico infatti è solo un pretesto per il nerd per sfuggire da un ambiente istintivo e primordiale per rifugiarsi in un mondo razionale e ben classificato, fatto di regole, cause ed effetti.

Questo distacco dalla componente istintiva della vita e della società avviene principalmente a causa di un rifiuto verso l'agonismo e lo scontro fisico nei quali prevale la componente primitiva del comportamento umano. In un mondo fatto di regole e classi un nerd si troverà certamente a suo agio poiché lo stato sociale è stabilito in base a principi e meriti oggettivamente riconosciuti. Le astronavi, i draghi e le spade laser sono quindi terra fertile per la cultura nerd, che ha fatto di questi oggetti veri e propri simboli di riconoscimento.

Le spade magiche e i draghi

Advanced Dungeons & Dragons 2°EdIl genere fantasy è sicuramente un terreno fertile per la cultura nerd. In un gioco di ruolo lo stato sociale di un personaggio è più una questione oggettiva dettato da tabelle che scandiscono un avanzamento di livello e la strategia è un elemento chiave per pianificare un avanzamento di livello. Il lancio dei dadi è ciò che introduce la variabilità, intesa come un elemento puramente stocastico e che genera l'incertezza durante una partita.

Undead dragonPer un vero nerd ciò che più conta non sono gli aspetti emotivi del gioco ma le regole in sé, le dinamiche che controllano lo svolgimento delle azioni e le scelte dei giocatori. Anche il contatto con gli altri giocatori è fortemente scandito da regole e stereotipi. La classe di appartenenza, il livello e l'allineamento morale sono dei cliché ben definiti che trascendono le reali attitudini, fisiche, intellettuali e morali del giocatore.

Visti sotto questa luce, i giochi di ruolo assumono una connotazione molto fredda e meccanica. Ciò non vuol dire però che debba essere così per tutti. Nella fiction o nei romanzi la componente emotiva ha il suo spazio. Una cosa che infatti il vero nerd non riesce a leggere sono le pagine de Il Signore degli Anelli, in cui J. R. R. Tolkien si dilunga in descrizioni dettagliate di questo o quel locus amoenus che caratterizzano l'ambientazione della Terra di Mezzo. Il vero nerd trova tutto ciò noioso e superfluo. Bisogna però ammettere che questo lesinare in particolari caratterizza un epica vera e propria ed è un particolare che distigue la letteratura fantasy dai libercoli di bassa lega che si producono in massa. Il genere fantasy purtroppo è molto inflazionato e relativamente semplice da produrre. La capacità di creare un'epica, un mondo con la sua storia e le sue culture, le sue letterature e le tradizioni, che faccia da sfondo ad una storia fantastica, non è affatto cosa da tutti.

Astronavi e maestri Jedi

Star Trek - EnterpriseAlla stessa maniera del genere fantasy, anche la fantascienza è sempre stato un genere molto prolifico tra i nerd. Come la realtà, la fantascienza è un universo parallelo con le proprie leggi e regole, dettagliate al punto da costituire una fisica a se stante e una legislazione intergalattica con accordi, politica e tutto il resto. Celebri sono diventate le date stellari di Star Trek, che all'apertura di ogni episodio hanno fatto arrovellare i cervelli di milioni di telespettatori nell'intento di carpirne la logica.

Il viaggio interstellare, il salto nell'iperspazio, la velocita WARP, sono tutti elementi scientifici che hanno avuto il loro approfondimento al punto da ipotizzare una teoria fisica sottostante ad oggi ignota ma ben conosciuta nel futuro che giustificasse l'esistenza del motore iperatomico, già ipotizzato da Asimov nei suoi romanzi.

Frank Herbert, nei suoi romanzi di Dune, costruisce una vera e propria ambientazione, un impero galattico con una ben determinata scena politica, con cospirazioni e giochi di interessi, a cui fa da sfondo la storia delle famiglie Atreides e Harkonnen, alla maniera di Tolkien.