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Sogni d'amore
Alias la Telenovela Piemontese, è una soap opera dalle tinte pseudo-sentimentali, a tratti volutamente indecente, trasmessa verso la fine degli anni '80 su una rete privata piemontese, Rete 3 Manila (TF9). Questo è veramente un pezzo per amanti del genere trash, caratterizzato da una recitazione penosa e situazioni che spaziano dal grottesco al ridicolo. Deve il suo successo dalla satira che ne fece in quegli anni la trasmissione di Italia 1 Mai dire TV, condotta dalla Gialappa's Band. Nonostante lo scarso successo, è ancora possibile reperire alcuni spezzoni proposti dalla Gialappas Band. Le bobine originali sono andate purtroppo perdute nel 1989 durante l'ultimo trasloco dell'emittente piemontese... Facciamo un minuto di silenzio, per favore.
Due parole sulla trama
Ammesso che tal possa definirsi, la storia di questa soap è piuttosto contorta. Si inizia subito con un repentino cambio di personaggi. Lui si chiama Carlo Maria e lei Maria Clara, nomi destinati molto presto a cambiare, insieme al volto della bella Maria Clara. Per semplicità tali passaggi sono messi in evidenza in neretto. Si comincia subito con il racconto di un bell'incesto tra le mura domestiche della famiglia di Maria, che riceve il fidanzato e lo presenta ai genitori. Rosario, il padre di Maria, sembra infatti essere il misterioso padre che Carlo non ha mai conosciuto. A questo punto della storia Carlo diventa Mario, Maria diventa Anna e Rosario diventa Amedeo.
Facciamo una breve pausa per riposare le meningi perché ora arriva il difficile. Amedeo esce senza una spiegazione plausibile e passeggiando per una via poco raccomandabile viene aggredito da un giovane ed immediatamente salvato da Mario, il quale gli si avventa contro in un turbinio di calci, pugni e turpiloquio. A questo punto Amedeo diventa Sergio. Improvvisamente sono passati 5 anni, Mario e Anna sono sposati e non hanno ancora consumato una notte insieme, mentre i genitori di lei rivangano il ricordo dei vecchi tempi in cui la loro figlioletta era ancora nubile. In una virile discussione tra genitori, Sergio rivela alla moglie di aver voluto toccare con mano la fedeltà di Mario proponendogli una movida licenziosa tra tentazioni e prostitute.
Intanto Mario diventa voglioso ed impaziente, vorrebbe far sua la moglie, la quale però non si concede. Dopo essersi sentito chiamare Marco ed aver ricevuto telefonate nella notte da parte di un collega della moglie, Marco appunto, gli viene il dubbio che forse la moglie potrebbe tradirlo. In una kermesse di parolacce, Mario riversa la sua frustrazione sulla povera Anna, la quale gli si concede nella splendida cornice domestica del tinello.
A questo punto Anna diventa Marta. Marta si abbadona in una pomiciata sconvolgente con un vecchio bavoso di nome Marco, il suo collega. Mario rientra improvvisamente in casa e Marta, dopo aver tumulato l'amante nell'armadio che lascia il campo pronunciando un aberrante porca miseria, studia un brillante commedia per distrarre il marito e condurlo fuori casa, lasciando il povero Marco nell'armadio. Intanto Mario incontra Lucrezia, una sua vecchia fiamma. Parlando del suo matrimonio, rivela alla donna le sue perplessità, e lei lo invita a rivolgersi al grande mago Gabriel, misteriosamente inserito nell'organico della soap, per un consulto.
Il mago non lesina in perifrasi, spiegando a Mario che in casa sua si aggira una presenza inquietante, che oltre a copulare con sua moglie, fa uso dei suoi effetti personali più cari. Mario serba tutto nel suo cuore finché una sera, a cena dai genitori della moglie, esterna tutte le sue osservazioni e cerca pure di strangolare la povera Marta. I genitori la sottraggono all'insano gesto e lei nega tutte le accuse.
Marta è ricoverata in ospedale. Il prete lì presente vuole ungerla con l'olio degli infermi ma Marta coglie l'occasione per confessarsi. Rivela al prete che essendo arrivata vergine al matrimonio, ora la darebbe via come il pane... anche al prete. Intanto la situazione tra i due sposini si fa tesa. Mario lascia Marta, che resta sola tra le mura domestiche. Riceve un giorno una visita da parte di Lucrezia, la quale afferma di essere l'amante di Mario. Dopo questa geniale mossa da stratega, Lucrezia si becca una randellata in testa da Marta, la quale le rivolge pure l'appellativo di brutta T***a.
Breve pausa per chi ne ha bisogno. Adesso Mario rientra in casa per fare le valigie... quand'ecco che un oripillante maglione risveglia in loro ricordi e passione. Il mattino seguente si svegliano insieme nel giaciglio coniugale, lui ha ancora addosso la camicia. Il telefono squilla ma pare che qualcuno abbia sbagliato numero, mentre loro si appagano nel lodare il loro amore. Marta porta a letto una colazione preconfezionata, dopo di che i due si preparano per la lunga giornata di lavoro che li attende, ma nell'insaziabile Mario si risveglia il desiderio. Il telefono suona di nuovo e questa volta non a caso.
Sergio, il padre di Marta è in ospedale, più morto che vivo, e senza che nessuno sappia cosa gli sia successo. Dopo aver rifiutato una spremutina, consumata invece dal genero, Sergio ha uno sprazzo di vitalità ed i sensi si risvegliano quando rimane solo con la moglie, una schifosa megera senza denti che scatena in lui un certo pruritino... Marta intanto, accortasi di essere incinta, chiude bottega e non si concede più a Mario, il quale telefona alla suocera protestando. La donna gli consiglia di starle lontano per qualche mese e, qualora non riuscisse a fare a meno di lei, suggerisce il trattamento manuale del problema. Di tutta risposta Mario dichiara di aver sempre attinto a tale fonte. Chiusa la telefonata, la madre di Marta rassicura la figlia che il marito è sotto controllo.
Cambio di scena. Mario e Marta sono a letto insieme. Lei cerca di dormire con la luce accesa, lui legge le pagine gialle e dice che vorrebbe chiamare suo figlio Mario Jr. Cambio di scena. Mario cammina al buio nel parco ed inciampa dentro la sua vecchia amica Simonetta, ormai fattasi donna... Anche lei a zonzo al buio per il parco. Dopo una carrellata di ricordi, lei gli lascia il suo numero di telefono, facile da ricordare: 69 69 69. Il giorno dopo Mario è al lavoro e Marta lo chiama per dirgli che vorrebbe confezionargli un paio di babbucce di lana, ma lui pensa a Simonetta e propina la scusa colossale del lavoro per dirle che quella sera sarebbe rincasato tardi. Mario chiama Simonetta e si accordano per un appuntamento da lei. La donna lo accoglie sullo squallido pianerottolo di casa, lui entra e le si concede.
Momenti idilliaci in casa di Mario e Marta. Lei gli rivela un sogno orgiastico con protagonista Mario in un variegato gineceo. Lui riparte di slancio all'attacco ma lei lo rifiuta perché il medico le ha sconsigliato i rapprti sessuali durante la gravidanza. Lui se ne va via dicendo di dover andare in ufficio di domenica sera, mentre in realtà è diretto a casa di Simonetta, dove la possiede in modo animalesco.
Passa un po' di tempo e ritroviamo Mario in ufficio, questa volta davvero. Il telefono suona, chi parla è la moglie Marta che gli annuncia di aver perduto il bambino e la sua reazione è paragonabile a quella di un bambino a cui vengono rubate le caramelle. Intanto la famiglia la incalza con le umiliazioni. Da vero uomo Mario scappa e va a fare sesso con Simonetta. Mentre lui è in salotto in attesa che l'amante si sia cambiata d'abito, fa capolino dalla camera da letto il fratello stilista di Simonetta, Valentino, visibilmente gay e molto colpito dall'avvenenza di Mario. Rivanga i momenti insieme ma Mario nega tutto. Intanto Simonetta torna in salotto e scopre che i due si cooscevano già e che si frequentavano. Lei si trasforma in una statua di sale e Mario le risponde con un eloquente: "E allora?". La storia si ferma qui, non esistono tracce si ulteriori episodi.
Note stilistiche
Colpisce senza dubbio l'uso virtuoso di certe parole che ancora oggi, dopo svariate visioni, non riesco a giustificarmi. Tra queste troviamo Volante. La parola viene usata due volte da Simonetta quando descrive lo stuoino davanti a casa e quando programma l'incontro tra lei e Mario. Lo stesso Mario cade dal pero perché non capisce cose voglia dire e lei non lo degna della minima spiegazione.
Il Mago Gabriel, che fa la sua comparsa nella 10° puntata, costituisce veramente un valore aggiunto alla recitazione ed al lessico. L'apoteosi è raggiunta quando avverte Mario dell'entità della presenza che incombe in casa sua.
L'uso disinvolto del termine dialettale baluba, tipico torinese, e l'esibizione di un'accento Gianduia molto pronunciata collocano inequivocabilmente la vicenda nella città di Torino. Il cognome di Marta, Brugola per l'appunto, non sembra avere invece un'origine piemontese. Non sembra esistere affatto, probabilmente è stato inventato di sana pianta per evitare coincidenze.
Elenco delle puntate
Puntata 1: http://www.youtube.com/watch?v=LVVKXeudsZA
Puntata 2:
Puntata 3:
Puntata 4:
Puntata 5:
Puntata 6:
Puntata 7:
Puntata 8:
Puntata 9:
Puntata 10:
Puntata 11:
Puntata 12:
Puntata 13:
Puntata 14:
Puntata 15:
Puntata 16:
Puntata 17:
Puntata 18:
Puntata 19:
Puntata 20:
Puntata 21:
Puntata 22:
Puntata 23:
Puntata 24:
Puntata 25:
Puntata 26:
Puntata 27:
Puntata 28:
Puntata 29:
Puntata 30:
Puntata 31: