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Uova di Pasqua informatiche
Il termine corretto è Easter Egg, ed è usato per indicare quelle funzionalità nascoste, bizzarre ed innocue che gli sviluppatori inseriscono in un prodotto più complesso. Quando i PC cominciarono a diventare sempre più multimediali e la potenza di calcolo avanzava, presto ci si trovò ad utilizzare macchine venti o trenta volte più potenti rispetto alla generazione precedente, ma usate sostanzialmente per fare sempre le stesse cose. Un software di videoscrittura come Word '97 non differiva di molto da Wordpad, a parte per qualche simpatica funzionalità come i clipart e queklle meno simpatiche come la pubblicazione di pagine web. Per la prima volta ci si trovata con potenza di calcolo in eccesso, così si iniziò a creare applicazioni sempre più complesse e meglio ingegnerizzate. Per un utente però era difficile giustificare il consumo di spazio su disco dell'ultimo pacchetto Office rispetto al precedente, che di solito quadruplicava ad ogni avanzamento, fintanto che si iniziò a sospettare che dentro Office ci fosse qualcosa in più...
Ed in effetti era così. Celebri rimasero gli Easter Eggs di Office 97, veri e propri videogiochi che l'utente poteva attivare mediante trucchetti e procedure da eseguire all'interno degli applicativi della suite Office.
Microsoft Word '97 conteneva un semplice flipper che poteva essere lanciato mediante la seguente procedura:
- Aprire un nuovo documento;
- Digitare la parola "Blue";
- Selezionare la parola;
- Cliccare su Format -> Font;
- Selezionare lo stile grassetto ed il colore blu;
- Di seguito alla parola "Blue", digitare uno spazio;
- Cliccare su Help -> About;
- Cliccare sul tasto sinistro del mouse sull'icona di Word premendo contemporaneamente Ctrl e Shift.
Coi tasti Z e M si controllavano le due bacchette, premendo ESC si abbandonava il gioco. La notizia era messa in circolo dalle riviste specializzate e a scuola si faceva a gara tra chi riusciva ad attivare l'Easter Egg prima degli altri. Ricordo di essere riuscito ad arttrivarlo in modo abbastanza semplice sul PC di casa, tuttavia lo sconcerto di molti era evidente. Uno strumento per la produttività conteneva un videogioco, cosa inaudita. E cosa più grave, lo spazio su disco che all'epoca era ancora una voce importante nel costo di un PC domestico, veniva sprecato per ospitare un giochino di flipper, e per giunta nemmeno tanto evoluto.
Anche Excel, uno dei programmi da ufficio più popolari di Microsoft conteneva la sua sorpresina: un simulatore di volo in stile TerraGen ma molto meno raffinato. Per attivarlo bastava:
- Aprire un nuovo foglio di calcolo e premere F5;
- Nella finestra "Go To" scrivere "X97:L97";
- Premere invio;
- Premere il tasto TAB;
- Tenere premuti i tasti Ctrl e Shift contemporaneamente;
- Premere sul tasto del generatore di grafici sulla barra delle icone.
Il simulatore partiva in breve tempo e permetteva di sorvolare una tetra e buia landa dove ogni tanto faceva capolino la bandiera di Microsoft. Infine anche il professionale Access '97 non era esente da sorprese. La procedura era la seguente:
- Creare un nuovo database;
- Selezionare il tab Macros e creare una nuova macro;
- Nella colonna Action digitare uno spazio e chiudere;
- Salvare la macro col nome "Magic Eight Ball"
- Cliccare su View -> Toolbars e Customize...;
- Cercare Macro Design e spuntarla;
- Chiudere la finestra di personalizzazione del menù;
- Spostare la macro appena creata su Macro Design Tool.
La procedura faceva apparire nel menù di Access un'icona raffigurante otto palline che, se cliccata, visualizzava un messaggio tipo il Libro delle Risposte. A questo punto bastava fare una domanda, cliccare l'icona e leggere la risposta.
Da un punto di vista informatico gli Easter Eggs non avevano ragione di esistere, eppure erano virali, il passa parola correva veloce tra amici e colleghi di ufficio, e faceva aumentare la reputazione di Microsoft tra i giovani, che iniziavano a vederla un po' come la software house giocherellona che si diverte producendo software di ottima fattura.