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Ogni storia ha un inizio
Questa ha inizio nell'ottobre del 1973, ma se ne potrebbe far risalire l'origine molto prima. Tuttavia, per i miei scopi è sufficiente partire da qui, quando i due amici di vecchia data Gary Gygax e Don Kaye fondarono la Tactical Studies Rules (TSR). La nuova casa editrice doveva produrre Dungeons & Dragons, un nuovo gioco da tavolo innovativo che però nessuno voleva accollarsi il rischio di produrre perché troppo complesso e diverso dagli standard dell'epoca. Oggi il marchio D&D riscuote un successo planetario, raccoglie milioni di appassionati in giro per il mondo, fattura oltre un miliardo di dollari l'anno e col tempo è diventato un elemento portante della cultura pop contemporanea.
A distanza di 50 anni, ciò che mi colpisce ancora nel rileggere questa storia è che molto del suo successo sia dovuto ai fallimenti, agli insuccessi e all'ostinazione dei suoi protagonisti nell'inseguire le proprie idee. Quando Gygax perse il lavoro, dovette reinventarsi come creatore di giochi da tavolo per poter mantenere la sua numerosa famiglia. Nonostante le prospettive poco rassicuranti, ebbe il coraggio di ripartire da se stesso e dalla propria passione di una vita intera per creare qualcosa di nuovo. Non fu tutto rose e fiori, nonostante il successo che riscossero i suoi primi lavori, non mancarono le porte chiuse in faccia.
Verso la fine degli anni '60 i wargames da tavolo erano strutturati in modo piuttosto rigido. Due giocatori si fronteggiavano, ciascuno gestendo un proprio esercito composto di unità pressoché anonime. La prima creatura di Gygax fu Chainmail, prodotto dalla Guidon Games nel 1970, scritto in collaborazone con l'amico Jeff Perren. Si trattava di un regolamento per wargames a sfondo medievale che prevedeva l'uso di miniature. Col tempo però capì che un mondo fatto di uomini in armatura con l'unico scopo di massacrarsi a vicenda, alla lunga rischiava di diventare un po' ripetitivo. Ecco che introdusse l'elemento fantastico preso a piene mani dalla narrativa Tolkeniana di cui era un grande appassionato. Chainmail fu innovativo perché introdusse elementi mai visti prima come il controllo di singole unità, la possibilità di evolvere le caratteristiche del personaggio interpretato ed una modalità che permettesse un numero variabile di giocatori. Andava formandosi il primo embrione di D&D.
Il prodotto era distribuito mediante una rivista che circolava tra appassionati del genere, la grafica disegnata a mano e spesso ricalcata da lavori precedenti, cosa non infrequente all'epoca. Il lavoro tuttavia solleticò l'attenzione di Poul Arneson, un altro creatore di regolamenti per wargames. Dall'incontro tra Gygax e Arneson nasce un sodalizio che porterà alla nascita di Dungeons & Dragons e alle prime ambientazioni classiche: Blackmoor e Greyhawk.
Nasceva un concetto nuovo, l'idea che un personaggio giocante non fosse una scheda usa e getta, ma un avatar vivo in un mondo parallelo, che coltivava sogni e speranze, amori e odi, ambizioni e paure, affronta traumi personali e poteva arricchirsi o vivere in miseria. Nell'autunno del 1973 nasce appunto Greyhawk Castle, o semplicemente Greyhawk, che Gygax crea per fare da sfondo ad una serie di avventure che arbitra (oggi si dice masterizza) per la propria famiglia.
A questo punto però la Guidon Games era fallita e nessuno voleva produrre D&D. A questo scopo Gygax e Kaye fondano la TSR. Il prodotto inizialmente era realizzato in tiratura molto limitata, contenuto in una scatola bianca e venduto come supplemento per Chainmail. La storia della TSR è molto travagliata. Nel corso degli anni la proprietà passa di mano in mano ed il rapporto tra Gygax e la società si fa via via sempre più difficile.
Advanced D&D nasce in questo travagliarto contesto. Nel 1977 esce la prima edizione. Gygax coltivava già una propria idea di realizzare una seconda edizione che andasse a correggerne e migliorarne il regolamento, ma nel 1986 la situazione si fa insanabile e la TSR estromette il proprio fondatore dalla società. Una seconda edizione esce comunque nel 1989 a cura David "Zeb" Cook, e per qualche anno garantisce la sopravvivenza della casa editrice.
Purtroppo gli anni '90 portano nuovi conflitti e battaglie legali per i diritti d'autore. La storia si complica quando arrivano le multinazionali con il solo obiettivo di monetizzare il marchio. Anche Internet ci mette del suo quando gli utenti iniziano a condividere materiale online.
A questo punto però la storia di AD&D è già finita.