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Teen pop e jacked potato
E' bizzarro pensare a come le strade di una stella del pop britannico e di una patata farcita possano incontrarsi e ancor più lo è se si pensa ai danni che questo incontro può causare. Forse non è tutta colpa delle patate farcite ma a volte la vita ti porta tanto in alto solo per vedere se davvero sai stare in equilibrio, attendendo il momento in cui cadrai. E' la storia di un quarantenne inglese Walthamstow, un piccolo sobborgo a circa 10 Km a nord est di Londra, di nome Brian Harvey.
Nella prima metà degli anni '90 Brian è stato il frontman della boy band inglese East-17, la crew che venne definita "la versione cattiva dei Take That" e che all'apice del proprio successo arrivò a vendere qualcosa come 18 milioni di dischi, riscuotendo molto successo tra i giovani grazie anche alle sue sonorità elettroniche e underground.
La band si sciolse nel 1998 per poi ricomporsi e successivamente sciogliersi di nuovo dopo meno di un anno. Dal 2006 la band si è riunita ed è di nuovo in attività, ma senza più il suo storico frontman Brian, e senza neppure un gran successo.
Brian purtroppo ha dovuto affrontare la fase più brutta del successo, quella calante. La depressione lo ha colto ancora trentenne portandolo a tentare per due volte il suicidio, finché nel 2005 quasi ci riuscì. In circostanze poco chiare, Brian venne scaraventato fuori dalla sua mercedes e venne da essa investito. E' poco chiaro se si sia trattato dell'ennesimo tentativo di suicidio, ma dalle dichiarazioni rilasciate in seguito dal protagonista la vicenda pare fosse solo un incidente.
Quel giorno Brian aveva fame e decise di cucinarsi uno spuntino. Tre grosse patate farcite, una tipica ricetta inglese che prevede di cuocere le patate con la buccia nel forno, nel micronde o sulla griglia per poi farcirle a seconda dei gusti. Brian abbondò con formaggio e salsa tonnata. Successivamente si mise alla guida per recarsi da un amico ma durante il tragitto si senti male per via dello spuntino. Smarrì la strada e trovandosi in una via senza uscita ingranà la retro marcia poiché non c'era spazio per fare manovra. Slacciò la cintura di sicurezza e aprì la portiera per dare sfogo alla nausea ma il piede gli scivolò sull'acceleratore anziché sul freno. L'auto andò a sbattere contro un'altra ed il giovane venne catapultato fuori dall'abitacolo, schiacciandolo tra un muro e la portiera del conducente. L'auto continuò a procedere in retromarcia schiacciando il giovane sullo stomaco, comprimendo i polmoni. L'intervento dell'amico, che sentì il rumore e le grida, fu decisivo. Brian riportò la frattura delle gambe, delle costole e del bacino in sette punti, con conseguente collasso polmonare, che lo costrinsero ad una lunga degenza in ospedale. Fu sottoposto a due interventi di 5 e 7 ore, rimase privo di sensi per tre settimane e al suo risveglio era su una sedia a rotelle, il suo scheletro tenuto insieme da una serie di placche metalliche. I dottori però erano positivi riguardo alle sue possibilità di un recupero totale. All'epoca Brian aveva appena trent'anni.
Dalle prime dichiarazioni il cantante confessò di essere stato fortunato perché, sebbene non fosse credente, qualcuno lassù ci teneva a lui. Ogni anno poi molte persone tentano il suicidio, quell'episodio tuttavia non poteva essere classificato come tale perché, qualora uno ci avesse provato, non ci sarebbe riuscito.
Le sventure del giovane però non si concludevano qui. Già in passato la sua vita è stata costellata di eventi drammatici, il divorzio dalla ballerina Natasha Goldman, la battaglia legale per la custodia della figlia Teigan, il processo conclusosi con l'assoluzione per spaccio di droga, la bancarotta e una brutale aggressione a colpi di machete all'uscita di un locale notturno. Partecipò anche ad un reality show dal titolo I'm a Celebrity... Get me out of here, una specie di Isola dei Famosi, dove si fece notare per il suo carattere rissoso e polemico. Brian dovette tuttavia ritirarsi dal programma in seguito ad un lutto in famiglia.
Dieci anni dopo l'incidente, nel gennaio del 2015, Brian fece di nuovo parlare di sé quando rilasciò un video in cui distruggeva la targa commemorativa coi suoi dischi di platino. Il messaggio di denuncia era chiaro: Brian si scagliò contro l'industria musicale e con la rete di pedofili che vi si nasconde all'interno.
https://www.youtube.com/watch?v=20mwCuc4tf8
Il gesto seguì di una settimana l'incontro che Harvey ebbe col ministro laburista Simon Danczuk per condividere delle informazioni che lui stesso aveva raccolto nell'anno precedente riguardo casi di abusi su bambini nel mondo dell'industria dello spettacolo. Il ministro dichiarò di aver apprezzato il materiale fornitogli e che avrebbe certamente dato seguito ad indagini approfondite a riguardo.
Le comparse mediatiche di Brian non si fermano qui, Internet brulica di video sul personaggio, tuttavia uno merita ulteriori commenti. Questo video ci mostra un Harvey trasandato che sulle note del brano German Whip dei Meridian Dan improvvisa una sua lirica di denuncia contro le famose jacket potatoes, le patate farcite che secondo lui furono responsabili dell'incidente del 2005.
Lo spettacolo non è proprio edificante, soprattutto per i fan storici degli East-17. Il cantante viene ripreso in abbigliamento molto casual mentre canta con in mano una forchetta che infilza una patata e che usa come microfono. Nell'altra mano brandisce un pacchetto di formaggio. Come direbbe Lubrano, a questo punto, un domanda sorge spontanea: come è potuto finire così in basso?
A quanto pare tutto ebbe inizio nel 1997 quando Brian dichiarò in un intervista alla radio inglese Radio One di essere favorevole all'uso di ecstasy e che "se la tua vita va bene, se ti fa stare meglio, se esci e fai la tua vita regolarmente, non c'è motivo di essere contrari [all'uso della droga]". Questa dichiarazione ebbe serie ripercussioni. Brian fu cacciato dalla band, che espresse dissenso verso le sue affermazioni, ma ciò nonostante la loro musica fu cancellata dalle play list di ben 11 radio. Alla dichiarazione seguirono le scuse del cantante, ma non furono pienamente soddisfacenti. A complicare le cose ci fu il caso di Leah Betts, la diciottenne che pochi giorni prima della sventurata uscita di Brian in radio morì in seguito all'uso di droghe pesanti durante la sua festa di compleanno. Dopo l'uscita dal gruppo il declino, ed il declino lo condusse al baratro. Nonostante i suoi tentativi, Brian non riuscì a rilanciarsi come musicista, perse i diritti d'autore sulle hit prodotte durante gli anni con gli East-17, poi i debiti, la depressione e le spese di salute mentale cominciarono a divorare le sue risorse.
Ironia della sorte, il brano Stay Another Day, che fu uno dei maggiori successi degli East-17, si sente suonare spesso in radio nel tempo di Natale. In quei giorni Brian è solo e gira per la sua casa senza riscaldamento e ascolta la sua voce come quella di un estraneo, consapevole del fatto di non essere più nessuno. Nel piatto c'è un hamburger di pollo freddo che fa da cena di Natale perché un vero cenone non può permetterselo.
Indipendentemente dai propri gusti musicali e preferenze in fatto di band, per chi è stato giovane nei primi anni '90 e ricorda la boy band al massimo del suo splendore, vedere queste scene è un tuffo al cuore. Il caso umano di Brian è solo uno tra tanti ma proprio in ragione del loro numero dovremmo riflettere su come l'industria dello spettacolo mastichi e sputi artisti esattamente come si fa con una gomma da masticare. Lo stesso Harvey denuncia il fatto dicendo che l'industria dovrebbe prendersi più cura degli artisti che sfrutta. Brian ha sofferto di depressione per più di 13 anni e se si pensa che questo male lo ha colpito nel fiore dei suoi anni, questo può essere considerato un furto del quale non potrà mai essere ripagato. E come lui molti altri soffrono o hanno sofferto dello stesso male. Secondo uno studio inglese infatti, il 60% dei musicisti profesisonisti vive o ha vissuto stati depressivi nella vita.
Il mare di soldi che in passato gli è passato di mano non potrà ripagarlo di tutto questo, e nemmeno potranno pagare le cure mentali, anche perché oggi Brian rischia lo sfratto e non riesce a pagare le spese di riscaldamento e dell'energia elettrica della sua casa. Nell'agosto del 2011 infatti la Southern Electric installò fuori dall'abitazione di Harvey un contatore dell'energia con tariffa prepagata poiché il cliente aveva già accumulato un po' di bollette inevase.