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Giochi stellari

Giochi stellari (1984)

Regista Nick Castle
Anno 1984
Genere Fantascienza
Durata 101 min
Nazione USA

Alex Rogan vive in una piccola comunità dell'America rurale dove frequenta una ragazza di nome Maggie,  ma aspira a frequentare un college e farsi una vita altrove. Tra lavoretti domestrici e la scuola locale, Alex si concede qualche partita a Starfighter, un coin-op del bar locale. Una sera, con gran meraviglia di tutta la comunità, riesce a superare l'ultimo livello e battere il record. Dopo poco, una stella cadente attraversa il cielo e il videogioco inizia a emettere segnali luminosi e ripetere la frase: Congratulazioni Starfighter! Sei stato reclutato dalla Lega Stellare per difendere la frontiera! Sei stato reclutato! Preparati alla partenza? Ben presto Alex riceve la visita di Centauri, un emissario della Lega Stellare che lo informa dell'esistenza della Lega e che il videogioco di sua creazione è un metodo di reclutamento. Centauri lo conduce alla base di Rylot, il centro di comando della resistenza contro l'armata di Xur, mentre un simuloide lo rimpiazza goffamente durante la sua assenza cercando di sviare i sicari di Xur.

Il ragazzo si trova coinvolto in una battaglia planetaria per salvare l'universo. Inizialmente declina l'offerta, ma in seguito ad un attacco a sorpresa del nemico che mette Rylot in seria difficoltà, decide di salire a bordo del Gunstar, la navicella con la quale condurrà la battaglia da solo, dal momento che tutti gli altri piloti sono stati decimati.

Giochi Stellari è stato un film innovativo nell'uso dei primi effetti speciali realizzati in computer graphics. Sebbene la resa oggi faccia alzare più di un sopracciglio, all'epoca era una tecnologia molto all'avanguardia e fu poi ripresa anche in prodotti di anni successivi, come per esempio la serie Capitan Power e i Combattenti del Futuro.

Elemento interessante e fattore comune di tutto un genere di quegli anni, è la totale mancanza di stupore verso certi eventi. Mentre oggi si prediligono eroi dai tratti più umani, il protagonista di questo film sembra totalmente indifferente a certi eventi che normalmente destabilizzerebbero la psiche di molti. Per esempio, l'incontro tra Alex e Centauri:

  1. il ragazzo incontra uno sconosciuto che gira su un mezzo a metà strada tra la DeLorean di Ritorno al futuro e le astronavi che disegnavo da bambino;
  2. sale a bordo senza fare domande;
  3. il mezzo ha una console di guida che sembra uscita da un fumetto di fantascienza;
  4. in pochi secondi si trova lanciato a 300 mp/h, decolla, supera la bassa orbita senza apparenti problemi dovuti alle radiazioni cosmiche, per ritrovarsi nello spazio interplanetario

Il tutto senza battere ciglio. Un minuto più tardi dal finestrino si vede Saturno. Hanno percorso appena 1 miliardo e mezzo di chilometri, distanza che la luce percorre in circa 1 ora e 20 minuti.

Anche l'arrivo di Alex sulla Terra, alla fine del film. Il governo, l'esercito, la Nasa, non rlevano niente. Il Gunstar atterra nel cuore della notte nella comunità rurale di Alex. Tutti si affrettano ad accorrere per osservare l'evento, alcuni con figli al seguito, per assistere a quello che potrebbe essere l'inizio di un'invasione aliena.

Anche gli aspetti linguistici meriterebbero un commento a parte. Tuttavia, Giochi Stellari resta uno dei film della mia infanzia che preferisco: un'incredibile miniera di idee, carburante per la mente di un ragazzino appassionato di Lego classic space e fantascienza.