Seleziona la tua lingua

Che l'avventura abbia inizio!

Advanced Dungeons & Dragons (2nd Edition) - I moduli baseTrent'anni fa esatti iniziava il mio viaggio nei Forgotten Realms. Era il 5 aprile del 1994, il martedì dopo Pasqua. Quell'anno avevo trascorso le vacanze pianificando l'acquisto dei moduli base di Advanced Dungeons & Dragons, per ottimizzare al massimo la spesa e far fruttare al meglio i sanguinosi risparmi di anni. Già da qualche anno avevo iniziato a conoscere D&D sui banchi di scuola. C'era però qualcosa che non mi tornava. I videogame su cui consumavo le mie giornate, Eye of the Beholder per primo, usavano un regolamento diverso, più accattivante. Quell'anno decisi che avrei appprofondito la cosa e che avrei iniziato la mia carriera di DM per AD&D seconda edizione. All'inizio non fu facile districarsi tra la gran quantità di manuali pubblicati. Scartati quelli in inglese, riuscii a restringere la scelta ai manuali di base (giocatore, dungeon master ed il bestiario). Il master screen era d'obbligo, un set di dadi poi non poteva mancare, e per finire le schede dei personaggi, poiché i giocatori davano per scontato che il DM avrebbe elargito benessere per tutti.

Iniziava quel giorno il mio viaggio nei Forgotten Realms. Ma di preciso, com'erano fatti i Forgotten Realms?

Oggi si parla dei Reami Dimenticati anche alla radio. Molte persone anche in vista escono allo scoperto e "confessano" di essere appassionate di D&D. Lego ha di recente messo in vendita il primo set dedicato a Dungeons & Dragons: il racconto del Drago Rosso per la "modica" cifra di 360 euro, abbiamo visto un nuovo film al cinema per i 50 anni di D&D, grazie a Stranger Things personaggi come Vecna, il Demogorgone e il Mind Flayer sono entrati nel vocabolario comune. Youtube pullula di contenuti a tema e la quinta edizione ha segnato la diffusione di massa del gioco di ruolo più famoso del mondo.

Dall'avventura "Il nido del ragno", 4 personaggi di 2° livello

Trent'anni fa però il GdR non era così popolare. Agli occhi delle masse era un passatempo strano per gente strana. Nonostante fosse in circolazione da ormai vent'anni, si portava sempre dietro un certo retaggio legato all'esoterismo e una convinzione diffusa che i giocatori di D&D vivessero un po' fuori dal mondo, in un'altra epoca.

Il mio viaggio nei Reami iniziò quel giorno di tren'anni fa. Inforcata la bicicletta e zaino in spalla, iniziai a girare i negozi specializzati. Non avevo idea di dove trovare le cose, non sapevo nemmeno bene quanto avrei speso. Non era neppure infrequente in quegli anni dover lasciare la merce al negozio, tornare a casa per prendere altro contante e poi tornare al negozio per completare l'acquisto. Quel giorno 200.000 Lire uscirono dal mio salvadanaio.

Una volta a casa, iniziai ad esplorare i manuali seduto all'ombra del pergolato davanti a casa. Incredibile! Nei manuali di base non si nominava una sola città! Quando pensavo ai Reami, la mia mente immediatamente volava a Waterdeep e Myth Drannor, come se le due città fossero state il cuore pulsante dell'intera ambientazione, senza neppure sapere dove fossero (NdR: Waterdeep è una grande città, ma solo una delle centinaia di posti in cui iniziare un'avventura e forse nemmeno la migliore per iniziare. Myth Drannor invece non esiste più da almeno 650 anni, dopo la sua caduta non restano che macerie, tra le quali tra l'altro si aggira brutta gente...). Mi mancava insomma lo sfondo.

Realizzai che mi occorreva un'ambientazione, un atlante dei Reami alla maniera di quelli di Karameikos e Glantri che mio fratello usava per la BECMI, qualche sussidio in cui andare a cercare conferma del poco che sapevo ed approfondire quello che mi mancava. Mancando però i soldi, dovevo compensare con la fantasia. Basandomi su quanto avevo potuto apprendere sui tavoli da gioco e davanti ai miei videogiochi preferiti, avevo messo insieme con poca spesa un'accozzaglia più o meno precisa di nozioni, alcune decisamente di cattivo gusto, che però mi permettevano di dare uno sfondo alle mie storie.

Dall'avventura "L'oro di Penkot", 5 personaggi di 2° livello
Dall'avventura "L'oro di Penkot", 5 personaggi di 2° livello

Da allora ho iniziato a viaggiare per i Reami, raccogliendo informazioni e materiale, fino a farne una seconda casa. Dalla Costa della Spada a ovest alla Distesa ad est del Mare delle Stelle Cadute, il dettagli di quel mondo hanno iniziato a delinearsi man mano, anche grazie al materiale che col tempo riuscii ad acquistare. Forse oggi la mia fantasia ha subito una brusca frenata, probabilmente non sarei più in grado di creare il mio mondo come facevo allora. Ricordo con nostalgia le prime peregrinazioni per quelle terre ignote che all'inizio degli anni '90 occupavano il mio tempo libero. Sfogliando gli appunti di quegli anni che ancora conservo rileggo di roccaforti Duergar, foreste pietrificate, empi arcimaghi e tombe profanate. Ammetto che è quasi commuovente vedere quanto sforzo mettevo nella cura dei dettagli, a volte sorrido se ripenso ai collegamenti mentali che questi ricordi risvegliano, eppure era così che negli anni di transizione da quello che oggi conosciamo come il periodo della Vecchia Scuola si gestivano le cose. Quindi: "Che l'avventura abbia inizio!"

Dall'avventura "La città sacra", 4 personaggi di 1° livello
Dall'avventura "La città sacra", 4 personaggi di 1° livello