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Nostalgia anni '80Parlare oggi degli anni '80 va di moda, ma averli vissuti non ha prezzo. Sono stati anni di grandi contraddizioni, un tempo in cui tante cose che oggi diamo per scontate non esistevano. Bastava fare una telefonata per scontrarsi con dinosauri come lo scatto alla risposta, la teleselezione, le cabine telefoniche a gettoni, il prefisso per le chiamate extra urbane e il duplex.

Erano anni di benessere e di un certo boom economico, seppure sostenuto in modo un po' artificioso. Per un bambino però era tutto magico. La TV commerciale spiegava le proprie ali, e con essa la campagne pubblicitarie di massa indirizzata all'infanzia. Tutto sembrava possibile e realizzato per soddisfare un bisogno che non sapevi di avere. Spenta la TV però la vita un estratto de "I ragazzi della Via Paal".

L'estate del '69 era lontana, si guardava al futuro con una certa fiducia per un progresso che avrebbe annnientato le nostre paure e realizzato i nostri sogni.

Pompeo e Carlotta

Pompeo e Carlotta (Sole papà, 1985)Un'altra strana coppia ci arriva direttamente dal 1985 e si tratta di due paperi, Pompeo e Carlotta erano i loro nomi. Pompeo era azzurro e vestiva una maglia a righe orizzontali rosso scuro e bianche dalle maniche troppo lunghe che gli conferivano un aspetto impacciato, mentre Carlotta era rosa ed indossava un abito più femminile, con spalline più sottili e righe orizzontali bianche e verdi. Erano le mascotte della trasmissione Fantastico 6, in onda su Rai Uno alle 20:30 dal Teatro delle Vittorie in Roma. I due pupazzi avevano le voci di Franco Latini e Cristiana Lionello, ed affiancavano Pippo Baudo, Lorella Cuccarini e Galyn Gorg nella conduzione del programma.

Pompeo e Carlotta divennero famosi tra il pubblico dei bambini perché cantavano la sigla di Fantastico bis, il cui titolo era Sole papà, un'orecchiabile motivetto pop/dance, che fu distribuito dalla Cinevox nel 1985 su 45 giri insieme al singolo Allelù-lelù-leluja.

Il Texanauta e Arturo

Il Texanauta e Arturo (Texaco, 1983)Questo mitico duo risale al lontano 1983, anni in cui lo strapotere delle compagnie petrolifere era già così esteso da arrivare addirittura ai bambini con subdoli messaggi subliminali. Arturo era un ragazzino adolescente che beveva una gran quantità di una certa bibita gassata, mentre il Texanauta era una specie di robottino dalla voce metallica venuto dallo spazio che per nutrirsi si serviva direttamente alla pompa di benzina.

Questa strana coppia di amiconi era la mascotte di una campagna pubblicitaria della Texaco, da cui il nome del Texanauta, una società Texana (acronimo di Texan Company) di proprietà della Chevron Corporation che distribuiva prodotti pretroliferi e per l'automobile.

Nel 1983 presso tutti i distributori americani della Texaco, la compagnia distribuive gratuitamente i vari gadget ai clienti, esercitando quindi una potente leva psicologica sui bambini, che spingevano i genitori a rifornirsi presso quel gestore.

Ricordi di un soldatino

Soldatini di plasticaI soldatini vantano una storia vecchia quanto l'uomo. Le cronache raccontano di riproduzioni sumere di figure umane combattenti risalenti addirittura al neolitico, anche se si dubita che il loro impiego fosse ludico. Nella storia si è sempre cercato di riprodurre figure in miniatura a scopo celebrativo, votivo o commemorativo. Il concetto di soldatino moderno invece nasce alla fine del '700 in Francia, dove si inizia a produrre statuine tridimensionali. Tra le due guerre i più diffusi erano fatti di latta, piombo o gesso, per via della difficoltà di reperire materiali idonei, mente con l'avvento della plastica, il settore si rinnova completamente a partire dagli anni '50.

Sfortunatamente è proprio negli anni '80 che il mercato dei soldatini conosce il suo declino. Interi eserciti di fucilieri, granatieri, carristi ed aviatori fiiscono nel dimenticatoio, eclissati dai nascenti videogiochi elettronici e da un senso di disgusto verso tutto ciò che riguardava i giochi di guerra.

Chi ricorda il super tele gattone?

Oscar, il Super Tele GattoneIl Super Tele Gattone era l'amatissima mascotte di Super Classifica Show e negli anni '80 divenne un'icona della TV commerciale in Italia. La sua storia è molto lunga e risale al 1971, quando la rivista settimanale TV Sorrisi e Canzoni (Arnoldo Mondadori Editore) inizia ad assegnare il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo (o della TV) ai programmi televisivi più votati dal pubblico divisi per categorie. Il premio era una statuetta di bronzo alta 15 centimetri a forma di gatto, nota come Telegatto. La trasmissione approdò sui piccoli schermi nel 1984 su Canale 5, col nome di Gran Premio Galà della TV. Era trasmessa in diretta dal teatro Ventaglio Nazionale di Milano e la sigla era la canzione Sorrisi is Magic, interpretata dalla band La Bionda.

Nel 1977 TV Sorrisi e Canzoni produce un'altra trasmissione condotta da Maurizio Seymandi, con lo scopo di aggiornare il grande pubblico sugli andamenti delle vendite di dischi in Italia: Super Classifica Show. Il supertelegattone diventa un'icona della TV commerciale nel 1981, quando fa la sua comparsa nella sigla iniziale di questa trasmissione. La canzone SuperTeleGattone è incisa su dischi 45 giri e distribuita da Dischi Ricordi Srl.

Il mago gabriel

Mago GabrielPseudonimo del mago siciliano Salvatore Gulisano. Parliamo di un vero colosso del trash anni '80. Trasferitosi a Torino, lavorò per una emittente locale, Rete 3 Manila/TF9, dove andava in onda il suo programma: Gabriel e le mira-bolanti meraviglie. In questo programma proponeva una carrellata di cialtronerie ed esperimenti di dubbio valore esoterico, condite con un italiano di stampo molto rustico.

Tra i suoi esperimenti, che proponeva in diretta televisiva, ricordiamo le consulenze astrologiche, le telefonate a personaggi famosi (Sandra Milo, Andrea Roncato ed Emiliano Mondonico) nonché le sue peregrinazoni alla ricerca dei luoghi magici di Torino e dintorni, la caccia agli gnomini, le uova di upupa, ipnosi, lettura del pensiero e per giunta performance canore.

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